Campionati Mondiali Allieve
Lille: brava Monia Cantarella
News del 07/07/2011 Torna all'elenco delle news
Due finali nei lanci, ma non solo: la spedizione azzurra ai Mondiali U.18 comincia sotto ottimi auspici, con i due notevoli - e tutt'altro che scontati - piazzamenti raccolti da Monia Cantarella (6^ con 14.01 nel peso) e Martin Pilato (8^ nel disco col personale a 57.95) in due finali che hanno registrato forse il miglior livello complessivo di sempre in questa fascia di età. Ma i motivi di soddisfazione non finiscono qui, grazie alle promozioni in serie ottenute dai ragazzi italiani al "Lille Metropole" di Villeneuve d'Ascq. Dopo la doppia qualificazione dei lunghisti Pagan e Braga in mattinata, i salti in estensione si confermano in salute: è la salentina Francesca Lanciano - cresciuta alla scuola del campione europeo U.23 Daniele Greco - a conquistare la finale del salto triplo in programma venerdì pomeriggio con il personale a 12.69 (obiettivo solo sfiorato dall'altra azzurra Ottavia Cestonaro, 12.55). Avanti anche l'ostacolista Maria Paniz (14"12 nelle batterie dei 100hs) e le due 400iste Ilenia Vitale (personale a 55"63) e Raphaela Lukudo (ripescata con 56"19), tutte ancora in lizza nelle semifinali di domani, come pure il livornese Mattia Contini nei 400hs (53"88). Nella seconda giornata va in pedana per le qualificazioni l'astista Roberta Bruni, una delle speranze di podio della squadra azzurra a Lille.
LA CRONACA DEL POMERIGGIO
Peso F (finale): E brava Monia! Non era facile mantenere la concentrazione dopo aver centrato la finale in mattinata al termine di una qualificazione ad alta tensione. E diverse atlete, anche molto accreditate, si sono perse per strade: una per tutte la svedese Fanny Roos, che vantava la seconda prestazione mondiale dell'anno con 15.75 e ha chiuso al 10° posto con oltre due metri in meno. Invece l'azzurra, pur restando leggermente al di sotto del suo migliore standard stagionale quanto a misure - ma è abbastanza normale che succeda in un contesto mondiale - ha agguantato quella 6^ piazza che rispondeva alla sua legittima aspirazione della vigilia. E ha nobilitato la sua finale con un lancio oltre i 14 metri, contribuendo ad una delle competizioni iridate complessivamente più qualificate della storia.
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